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miércoles, 7 de mayo de 2008

La normalità

Una volta non mi facevo prendere da ciò che gli altri pensavano di me. Da quel punto di vista ero piuttosto menefreghista e faccia tosta. Facevo ciò che ritenevo giusto per me, che gli altri facessero come gli garbava purché non interferissero con il mio percorso. È vero, verso l'adolescenza feci uno sforzo per sembrare "normale" - whatever that means - , per essere parte del gregge. Ma presto mi accorsi di non riuscirci e di non volerlo fare veramente. Quindi le etichette non mi dissero granché, anche se alcune mi affascinavano non poco: oscuro, intellettuale, sentipensante, strega.
Negli ultimi anni, invece [...]
Il bisogno di essere una e integra si fece sempre più intenso, come pure quello di essere rispettata e trattata sempre bene. Mi sentii dire che ero abituata troppo bene. Ecchecazzo! Certo, e volevo continuare ad esserlo. Volevo essere trattata con i guanti, eccome! Il mondo è già abbastanza duro, bisogna per forza portarsi le difficoltà dentro casa?
Ci misi un po', ma dopo mille ripensamenti e pentimenti cominciai ad avviarmi verso l'uscita. E quando mi stavo avvicinando di più ebbi diverse rivelazioni, tra letture e conversazioni con gli amici. [...]
Le mie recenti vicende [...] mi fanno vedere tutto con occhi nuovi. [...]
Abbasso la normalità. Evviva la libera scelta di vita, hip hip hurrà! E se agli altri non piace, chi se ne frega?

viernes, 18 de abril de 2008

Crimini segreti

Chi lavora quotidianamente con le donne vittime di violenza ne conosce i sensi di colpa e il senso di diffidenza e di sospetto che suscitano se decidono di allontanarsi dal partner. Il fatto che fin da bambine abbiano interiorizzato come "qualità" femminili il sopportare, il saper tacere, l'abnegazione, la disponibilità totale e la responsabilità del buon andamento della relazione, può produrre già di per sé un'asimmetria nella coppia in quanto codifica che da tali "virtù" ci sia qualcuno che ne trae vantaggio.
E se queste "qualità" conferiscono alla donna identità e una percezione di sé come detentrice di un ruolo ben definito, l'allontanarsene può significare il venire meno a principi morali fortemente radicati con i sensi di colpa di chi ha preteso intraprendere una strada che può suscitare riprovazione.
Crimini segreti. Maltrattamento e violenza alle donne nella relazione di coppia, di Giuliana Ponzio

sábado, 5 de abril de 2008

Esco allo scoperto...

...e torno nel guscio.