Una volta non mi facevo prendere da ciò che gli altri pensavano di me. Da quel punto di vista ero piuttosto menefreghista e faccia tosta. Facevo ciò che ritenevo giusto per me, che gli altri facessero come gli garbava purché non interferissero con il mio percorso. È vero, verso l'adolescenza feci uno sforzo per sembrare "normale" - whatever that means - , per essere parte del gregge. Ma presto mi accorsi di non riuscirci e di non volerlo fare veramente. Quindi le etichette non mi dissero granché, anche se alcune mi affascinavano non poco: oscuro, intellettuale, sentipensante, strega.
Negli ultimi anni, invece [...]
Il bisogno di essere una e integra si fece sempre più intenso, come pure quello di essere rispettata e trattata sempre bene. Mi sentii dire che ero abituata troppo bene. Ecchecazzo! Certo, e volevo continuare ad esserlo. Volevo essere trattata con i guanti, eccome! Il mondo è già abbastanza duro, bisogna per forza portarsi le difficoltà dentro casa?
Ci misi un po', ma dopo mille ripensamenti e pentimenti cominciai ad avviarmi verso l'uscita. E quando mi stavo avvicinando di più ebbi diverse rivelazioni, tra letture e conversazioni con gli amici. [...]
Le mie recenti vicende [...] mi fanno vedere tutto con occhi nuovi. [...]
Abbasso la normalità. Evviva la libera scelta di vita, hip hip hurrà! E se agli altri non piace, chi se ne frega?
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miércoles, 7 de mayo de 2008
La normalità
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Mariela De Marchi Moyano
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01:38
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Tags: articoli in italiano, maltrattamento, separazione, surrealismo cotidiano, vita
viernes, 18 de abril de 2008
Crimini segreti
Chi lavora quotidianamente con le donne vittime di violenza ne conosce i sensi di colpa e il senso di diffidenza e di sospetto che suscitano se decidono di allontanarsi dal partner. Il fatto che fin da bambine abbiano interiorizzato come "qualità" femminili il sopportare, il saper tacere, l'abnegazione, la disponibilità totale e la responsabilità del buon andamento della relazione, può produrre già di per sé un'asimmetria nella coppia in quanto codifica che da tali "virtù" ci sia qualcuno che ne trae vantaggio.Crimini segreti. Maltrattamento e violenza alle donne nella relazione di coppia, di Giuliana Ponzio
E se queste "qualità" conferiscono alla donna identità e una percezione di sé come detentrice di un ruolo ben definito, l'allontanarsene può significare il venire meno a principi morali fortemente radicati con i sensi di colpa di chi ha preteso intraprendere una strada che può suscitare riprovazione.
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Mariela De Marchi Moyano
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03:27
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sábado, 5 de abril de 2008
Esco allo scoperto...
...e torno nel guscio.
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Mariela De Marchi Moyano
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17:25
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